PARTE 1
Per molto tempo della mia vita, e più esattamente negli ultimi trent'anni fino a pochi giorni fà, avevo sostanzialmente creduto alle consuete spiegazioni circa il linguaggio simbolico-esoterico. Un linguaggio per immagini, suoni, talvolta odori, di certo figure che si ripetono nei più svariati contesti.
Un dizionario sterminato oscuro ai più e conosciuto solo da alcune Èlite colte che si tramandano questa sapienza da millenni. Solo la conoscenza di questa lingua sapiente avrebbe potuto farci scalare le vette fino ad una condizione spiritualmente superiore.
Ma evolversi è spesso rivedere e contraddirsi. Ed opporsi, magari sbagliando o forse no, alle consuete spiegazioni di chi "ne sa più di noi".
Per anni ho pensato e predicato che questo linguaggio per gran parte segreto ed astruso fosse il solo che definisce la realtà, quella vera, quando si sta su di un piano evolutivo umano differente, più elevato.
Nel vagare tra articoli e libri e ricerche altrui sulle cosiddette divinità e la loro spesso nefasta influenza sul mondo umano ho però improvvisamente dedotto che:
1 - gli dei (Elohim, Deva, Asi…) sono qui sempre o spesso ma non sono di questo NOSTRO mondo;
2 - usano un linguaggio diverso dal nostro e si sono inventati i simboli per farsi capire da noi o per confonderci, alla bisogna;
3 - farci credere che quel linguaggio fosse la porta attraverso cui possiamo accedere a verità superiori e salire nella scala evolutiva UMANA è il più grande inganno che potessero inventarsi;
4 - dobbiamo conoscere quel linguaggio così come un carcerato in un paese occupato dallo straniero è bene conosca il linguaggio delle sue guardie e kapò: per capire che vogliono da noi e per imparare a manipolare loro così come loro manipolano noi da sempre. O perlomeno per salvarsi.
Nei prossimi post analizzerò i vari punti su esposti sperando di potervi far arrivare a comprendere le mie conclusioni.
Solo dopo vedremo come realmente evolverci.
La fine dell'inganno è vicina, basta solo una cosa: credere nella potenza immensa dell'anima umana, che nulla deve ai tanti "dei minori" che si sono trastullati con le nostre esistenze. Vi anticipo solo una cosa: non esiste un'unica Scala Evolutiva e quindi non dobbiamo diventare "dei" come loro.
A presto!
20 agosto 2024, Annalisa Rossi
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